La storia di AFSMI
AFSMI (Association for Services Management International) è stata fondata nel 1976 negli Stati Uniti, anche se a quell’epoca l’acronimo aveva il significato di Association of Field Service Managers.
L’espansione della associazione è stata abbastanza rapida ed oltre alla fondazione di Chapter locali, in vari stati degli USA, sono iniziati a sorgere anche Chapter in altre nazioni, soprattutto in Europa e Giappone.
Negli anni ’90 poi quando il concetto di Service ha iniziato ad affermarsi, è stata adottata la nuova denominazione.
L’Associazione è nata come non profit e con lo scopo di aiutare lo sviluppo sia professionale che personale dei suoi iscritti.
Caratteristica unica dell’Associazione è stata quella di non essere ne un raggruppamento di categoria (service managers, professionisti o consulenti non sono propriamente una categoria) ne di industria, ma di individui, che pur appartenendo ad industrie anche differenti hanno in comune l’interesse ad approfondire e sviluppare le competenze che permettono di gestire con professionalità le operazioni in un mondo in continuo cambiamento.
Questa missione non è cambiata nel tempo ma si è modificata per adattarsi ai cambiamenti avvenuti nel mercato.
Scopo di AFSMI è quindi stato quello di fornire l’opportunità di incontrarsi e conoscersi per manager, professionisti e consulenti operanti nel mondo del servizio high-technology; creare un network e scambiare esperienze ed idee, nel rispetto delle regole di correttezza professionale e riservatezza delle informazioni riservate aziendali.
Crescita sia professionale che personale perseguita anche attraverso la pubblicazione di una rivista, prima cartecea ed infine elettronica che per anni ha svolto il ruolo di propagatore e promotore di conoscenze, anche per la partecipazione di molti consulenti ed esperti di mercato e gestione, che con i loro articoli fornivano spunti molto interessanti di riflessione.
La grave crisi che ha colpito il mondo della ITC ed in particolare il mondo Information Technology, ha pesantemente condizionato lo sviluppo ed infine la stessa sopravvivenza di AFSMI.
Con l’inizio del XXI secolo l’Associazione ha cercato di modificare questo andamento negativo unendo le proprie forze con quelle di altre Associazioni, ma invano.
Negli USA a partire dal 2007 l’Associazione ha terminato di esistere essendo assorbita da una nuova struttura, la TSIA, ma modificando in modo sostanziale la sua finalità: diventa infatti una associazione con scopo di lucro rivolta essenzialmente alle corporation.
I Chapter europei di AFSMI sono sempre stati condizionati dalla struttura USA e non hanno mai avuto una vita comunitaria. Ogni Chapter svolgeva una propria esistenza e solo saltuariamente i soci dei diversi paesi venivano in contatto, spesso partecipando a qualche convegno internazionale.
Con la cessazione della struttura USA si è quindi posta la domanda sul futuro della parte europea.
La gran parte dei soci europei non erano interessanti in quanto iscritti come individui e soprattutto non era gradito l’aspetto profit che la nuova struttura aveva assunto.
Ciascun Chapter sentiva l’obbligo di non perdere quel bagaglio culturale che aveva costruito nel tempo, oltre alla necessità di fare network e di scambiare le proprie esperienze non solo a livello nazionale.
Questo ha dato lo spunto affinchè si cercasse di unire le forze dei Chapetr dei diversi paesi europei costituendo una Confederazione di Associazioni la CFSM (Confederation for Service Management) in cui senza perdere nulla della identità nazionale si avesse la possibilità di avere un respiro internazionale.
Scopo di questa struttura è di rivivere alcuni degli scopi di AFSMI (l’attività no profit, la creazione di una rete di conoscenze), ma soprattutto di unire risorse e competenze europee allo scopo di offrire valore aggiunto a quanti decidano di essere soci.
Nel 2007 alcuni paesi, tra cui l’Italia, hanno aderito a questa proposta e da allora stiamo costruendo e creando le condizioni perché la CFSM possa partire e svilupparsi .
Le diverse condizioni ed i cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni hanno inoltre suggerito che nuove modalità vengano utilizzate per il raggiungimento degli scopi prefissi.
Due sono gli elementi che si stanno rivelando strategici perché l’Associazione e la sua espansione europea abbiano successo: la diversità e la competenza.
La diversità intesa come la presenza di esperienze provenienti da molteplici tipologie di industrie così da portare nuove visioni sulle soluzioni adottate per risolvere i problemi di ogni singola industry.
Competenza cercando di aggiungere all’empirismo tipico del manager di servizi la metodologia che proviene dal mondo accademico.
Più Chapter hanno da tempo sperimentato il valore positivo di contatti con l’ambiente accademico e questo rappresenterà nel futuro uno degli aspetti chiave della nuova Associazione.
Le dimensioni che CFSM potrebbe assumere e la sua alleanza col mondo accademico potranno costituire nel futuro l’elemento che permetta al mondo del servizio possa finalmente trovare una sede competente dove discutere e decidere le scelte del futuro.